sabato 28 novembre 2009

Trasparenza

In passato abbiamo pubblicato il programma che l’associazione culturale Differenze intendeva realizzare, sotto il titolo di “Programma embrionale”. Ad oggi, quanti eventi sono stati realizzati effettivamente?
Il programma embrionale prevedeva sette eventi:

Incontro con Andrea, responsabile della comunità di recupero "Progetto Vita"

Giordano Bruno

Materia e divenire. Incontro con Carlo Tamagnone e Luciano Terrenato

Cineforum

Settimana della Memoria (dal 25 al 29 gennaio)

Critica al sistema finanziario e nuove proposte per l'economia: microeconomia ed economia della decrescita

Giornata sulla laicità

Di questi: i primi quattro sono stati realizzati con successo.
In corso d’opera il cineforum ha subito, rispetto alla previsione, delle variazioni che l’hanno arricchito maggiormente (spulciate nel blog per trovarle). Ad ogni modo, abbiamo raccolto una più o meno attiva partecipazione da parte degli associati e non: cogliamo l’occasione per ringraziarli tutti. Nondimeno invitiamo cordialmente tutti gli associati che non hanno mai partecipato a farlo: in più occasioni valeva la pena investire un po’ di tempo (ad esempio in occasione dell’intervento della prof.ssa Tirinnanzi, delle due conferenze sulla materia - in particolar modo dell’ultima -, in occasione degli interventi dei professori che seguivano i film…); inoltre solo con il vostro aiuto possiamo migliorare il nostro, nell’angolatura più ampia possibile, operato.

Per mancanza di soldi, non siamo riusciti a realizzare le ultime iniziative; per dirla tutta, non abbiamo neanche presentato i progetti al Consiglio Di Amministrazione dell’Università G. D’Annunzio, perché avevamo buone ragioni per credere che tali proposte non sarebbero state accettate. Ma non è detto che almeno l’incontro con gli esperti di economia non si possa svolgere nel secondo semestre del corrente anno accademico.
La Settimana della Memoria, evento costoso, complesso e importante, è stato presentato al CDA. Dopo mesi ci è stato comunicato che il progetto era stato accettato e che ci avrebbero messo a disposizione dei fondi. In questi giorni, e per altri ancora, lavoreremo per realizzarlo, ma le difficoltà non mancano. Il progetto è sì passato, ma a stento. Ci hanno concesso la metà dei fondi per la sua realizzazione. Sicuramente sono stati presentati progetti più meritevoli dei circa 450.000 euro predisposti per gli eventi culturali: vi invitiamo quindi ad accertarvi man mano delle iniziative che sicuramente i maggiori gruppi studenteschi e culturali (?) presenti all’interno dell’Ateneo realizzeranno con tanto ben di Dio. Nonostante questo, crediamo che riusciremo comunque a realizzare la Settimana della Memoria (ci saranno delle modifiche rispetto al progetto originale, in positivo) che prevede la presenza d'importanti personaggi del panorama culturale italiano.
Insomma ora che il re è nudo, a voi il giudizio…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mazza che professionalità! Pure il confronto prima dopo. Se vi buttate nella politica universitaria vi voto sicuramente che 360 sembra più un parassita, gli altri gruppi poi...tra ostie e svastiche...
mario

Lorenzo N. ha detto...

Credo che non ci butteremo mai nella politica universitaria, il nostro demone ce lo impedisce. Non sono d'accordo alla lettera con quanto dice Mario, ma si deve pur riconoscere una certa staticità culturale all'interno del campus e la colpa è anche o soprattutto di noi studenti. Sono sicuro che i grandi gruppi studenteschi dell'università con i rispettivi 100.000 euro più o meno a testa e in tasca faranno memorabili cose. Nei fatti, non so come sia andata negli anni passati, perché sono nuovo, ma sono sicuro che... Si, sicuro...

Valeria ha detto...

Il fatto è che la disponibilità di fondi per le iniziative che l'associazione sarebbe felice di mettere in piedi sono distribuiti da organi di così definita politica universitaria. L'alternativa sarebbe diventare abili nell' organizzazione di eventi che possono fare a meno di quei 450 mila euro, magari facendo ricorso ad altre fonti. La fantasia vola: considerate quanto è credibile Il Fatto, che si autofinanzia.