lunedì 19 ottobre 2009

II Cineforum - Il potere

Differenze torna all'attività a partire da venerdì 23 ottobre 2009 con un ciclo di proiezioni composto da sette grandi pellicole d'autore.
Il cineforum tratterà della tematica del potere nelle sue forme più degenerate e tenterà d'indagare la natura di quest'ultimo ricordando, sia pure per una via traversa quale il cinema, cosa sia stato in passato e quali realtà abbia corrotto.




Cineforum: Le scene del potere - Il potere delle scene
Facoltà di Lettere
Università degli Studi G. D'Annunzio di Chieti, Via dei Vestini 31.

23 ottobre 2009, ore 14.00, aula 7. La Grande Guerra, di M. Monicelli
Intervento del prof. M. Patricelli

30 ottobre 2009, ore 14.00, aula 7. Una giornata particolare, di E. Scola
Previsto intervento*

5 novembre 2009, ore 14.00, aula 3.
Salò o le 120 giornate di Sodoma, di P. P. Pasolini
Intervento

13 novembre 2009, ore 14.00, aula 7. Il federale, di L. Salce
Intervento del prof. G. Lucchetta

20 novembre 2009, ore 14.00, aula 7. Il conformista, di B. Bertolucci
Previsto intervento*

27 novembre 2009, ore 14.00, aula 7. Roma città aperta, R. Rossellini
Intervento del prof. M. Patricelli

4 dicembre 2009, ore 14.00, aula 7. Riccardo III, di R. Loncraine
Intervento della prof.ssa C. Mucci



* o discussione.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante... Cercherò di venire fin dal primo. Complimenti agli organizzatori!

Unknown ha detto...

Ti aspettiamo in aula allora!

Luigi ha detto...

profondamente colpito. Grande evento. E' importate, per tutti, quello che fate. Complimenti!

Lorenzo N. ha detto...

Voglio personalmente ringraziare tutti quelli che hanno partecipato. Ci tenevo particolarmente alla proiezione di 'Salò' e - noi tutti - all'incontro che si è svolto subito dopo. Eravate tanti: anche persone non iscritte all'ass., alcune neanche mai viste. Personalmente, speravo in una maggiore affluenza degli studenti di filosofia, specie quelli del primo anno. Ma non posso lamentarmi, infatti il mio guadagno l'ho ricavato.
Anche noi organizzatori siamo rimasti colpiti dal professore: ha superato le nostre già generose aspettative.
I complimenti vanno rivolti a Pasolini per la maggior parte, per tutto il restante al generoso lavoro di Cafagna. Noi abbiamo solo lo 0,1% di merito.
Vi ricordo che il cine-forum non è finito. Vi aspettiamo almeno per "Il federale" a cui seguirà un intervento del prof. Lucchetta. Buona notte

P.S. Mi azzardo ad anticipare che, in un modo o nell'altro, non ora ma quando possibile, proveremo a 'postare' qui sopra quanto detto dopo ogni proiezione, così che non vada tutto perso.

POETA F. ha detto...

Carissimo Lorenzo , mi permetto di farti una critica alla tua proiezione di film . Voi come ente culturale , avete promosso una iniziativa cinematografica del tutto dedita ad un tipo di argomentazione storico-politico. La mia critica non vuole essere un elemento negativo , ma una considerazione , una riflessione di una persona esterna facente parte degli studenti di Chieti. Io penso che le giornate elencate per le programmazioni dei film , trattino sempre lo stesso argomento , in particolare un determinato periodo storico , ( che assolutamente non deve essere dimenticato , che deve sempre essere attualizzato) ma trattare anche determinate questioni che appartengono al nostro presente .....che ormai sta andando sempre maggiormente alla deriva. Situazioni politiche , storiche , sociali , economiche , razziali , che sicuramente erano molto importanti nel passato ....ma che adesso sono ancora maggiormente evidenziate nel presente . Per questo vi consiglio di ampliare il fronte culturale che avete proposto ....carissimi saluti il poeta di Chieti

Nancy ha detto...

Carissimo “poeta”,
ho partecipato a tutte le proiezioni del cineforum, ti garantisco che non sono mancati, nei dibattiti successivi a film, riferimenti a quanto sta accadendo attualmente in Italia, non solo sulla situazione disastrosa del nostro – vostro – governo , ma anche all’orizzonte culturale. Penso sia chiaro che la scelta dei film non è affatto casuale , che il periodo storico presentato dalle pellicole è ovviamente una cartina tornasole per la contemporaneità e senza dubbio un trampolino di lancio per riflessioni sulle questioni che appartengono al nostro presente di cui tu parli. E non credo, ancora, che sia più di tanto velata (velata come la tua identità!!:) ) la consapevolezza che le strutture di Salò, le personalità del conformista o del federale non siano cristallizzate nella pellicola , ma che anzi sia compito della capacità critica e di analisi di quanti partecipano all’evento di enucleare i tratti che , pericolosamente, li accomunano ai protagonisti della nostra storia attuale. il tuo invito di concentrarsi sulla contemporaneità spero non sia disatteso dall'iniziativa!!

Rinnovo i miei complimenti all’Associazione!

Lorenzo N. ha detto...

Dato che il POETA richiama principalmente la mia attenzione, rispondo io: il caro Lorenzo.
Quanto dici è giusto, anche se ti sei affrettato troppo presto ad inserirlo senza riflettere su alcuni particolari.
Cominciamo con due domande: che cos'è un cine-forum? Quale il suo scopo?
Il cine-forum, in genere, è composto di due momenti: la proiezione del film e l'intervento di un professore (in vece di esperto o almeno di autorità) e/o la discussione tra il pubblico vedente. Questi due eventi devono avere sostanzialmente una struttura verticale - come un edificio a due piani -, per ricavarci un qualche guadagno.
Il cine-forum ha più scopi. Semplicemente, offre l’opportunità di vedere o rivedere un film con una certa potenza espressiva (almeno per il regista e per chi organizza il cine-forum). A un livello più alto, anche a costo di superare il prodotto cinematografico, si ha l’occasione per discutere – trasversalmente? – dei temi che possono avere una certa attualità.
Scendo nel particolare. Il ciclo di proiezioni organizzato da Differenze era inizialmente ben diverso: prevedeva tutte pellicole italiane bicolore che trattavano quell’unico tema che tu richiamavi: volevamo proporre a quelli della mia età film oramai sconosciuti che, nonostante tutti i limiti del cinema italiano degli anni ’60, ’70 (comunque di gran lunga superiore al cinema americano di allora e superiore ancora oggi a gran parte del cinema italiano e americano), hanno una certa sostanza e ancora oggi fanno pensare, ancor più in questo periodo storico (non inganni quel “questo”, perché di fatto “questo periodo” dura da più di mezzo secolo). A causa di problemi di varia natura, abbiamo tolto alcune pellicole e inserite altre (“Una giornata particolare”, “Riccardo III”) e il ciclo di proiezioni si è così differenziato maggiormente, solo ad un livello più superficiale, perché la sostanza è rimasta invariata: quell’unico argomento che tu portavi all’evidenza.
Descritto un poco l’evento e la sua nascita per chi non sa di cosa stiamo parlando, la domanda nasce spontanea: di quale argomento monòtono o monotòno si sta parlando? Del Potere (la maiuscola vuole evidenziare il carattere generale dell’argomento), nelle sue varie espressioni, nel film rappresentate particolarmente o generalmente, allegoricamente… Volevi forse dire che tutti i film sono ambientati in epoca fascista? Per dirla tutta non è così: il primo film, come si evince già dal titolo, si svolge durante la Prima Guerra Mondiale. Comunque, la quasi totalità delle storie s’intreccia con quel particolare potere corrotto a noi tanto caro, cioè il fascismo. Provo subito a dare una spiegazione: i rispettivi registi hanno messo in opera quanto vissuto nella loro infanzia o giovinezza oppure quanto ancora impressionava particolarmente la loro memoria e che evidentemente a loro stava a cuore. Tuttavia, anche a quel livello superficiale di cui parlavo sopra, il tema trattato non è il fascismo. Come ne “I promessi sposi” Manzoni descriveva la storia in prospettiva di quella personale dei personaggi, sia anche indirettamente, così fanno la maggior parte delle pellicole del ciclo di proiezioni da noi organizzato: il fascismo di cui parli tu è sempre una storia personale nel film, che ha a che fare più che con il fascismo con gli effetti di un potere sulla società , sulla vita di un uomo. Bada bene, poi, che altri film (“Salò o le 120 giornate di Sodoma”, “Il conformista” e “Riccardo III”) sfruttano allegoricamente il suddetto potere per dire altro o andare oltre: anche verso una critica del nostro periodo storico.

Lorenzo N. ha detto...

[Seguito del commento precedente]Ricollego tutte le parti del mio discorso per rispondere al tuo commento. Una critica che prenda di mira la politica italiana attuale o la società d’oggi toccherebbe – almeno per elevarci un poco dai soliti discorsi da bar – all’esperto che interviene dopo la visione del film, perché si presuppone che abbia una maturità culturale maggiore della nostra. (Ti assicuro che riferimenti al nostro periodo storico ci sono stati, anche di potenti: basta saper ascoltare. Non nominare un politico o un partito o un fenomeno sociale attuale, non vuole dire non parlarne. Bada bene che non sono per la tecnica veltroniana del non nominare Mr. B. che, come si è visto, ha portato il PD alla sconfitta … ma questa è un’altra storia.) Oppure potresti tu stesso proporre una chiave di lettura differente che ci apra la fronte, oltre che il nostre fronte culturale. Anzi, ritengo che nel primo caso non sia dovere dell’esperto giudicare direttamente “i fatti nostri”, perché la sua figura di intellettuale coincide con quella dell’autorità e rischierebbe di condizionare troppo il nostro (mi riferisco a chi è ancora in fase di sviluppo intellettuale) giudizio che alla fine ognuno di noi è tenuto a formarsi. Sei proprio tu, mischiato nel pubblico vedente, che devi azzardare esplicitamente delle critiche alla società d’oggi, da mio pari, poiché ogni film offre la possibilità di farlo. Spero di essere stato chiaro e convincente.
Dopo tutto questo, ti invito a tornare e a partecipare attivamente al cine-forum, oltre che, se vorrai, a futuri progetti non ancora pensati.
Per sempre mio,
Lorenzo N.